venerdì 28 aprile 2017

STILE COGNITIVO E CARATTERE DELLO STUDENTE

STILE COGNITIVO                   CARATTERISTICHE DELLO STUDENTE

ANALITICO   Parte dai dettagli per ricostruire man mano il quadro      
                                    generale.
GLOBALE     Si interessa del particolare dopo aver maturato una visione di                 
                                    insieme.

INDIPENDENTE Isola i singoli argomenti dal resto.
DIPENDENTE  Evidenzia i collegamenti tra il contesto in cui l'argomento è
                                      l'argomento stesso.                           

VISUALE     Predilige l'uso di immagini,schemi riassuntivi, diagrammi, 
                                   tabelle
VERBALE    Predilige l'uso del codice linguistico, ossia testi, registrazioni 
                                   sonore ed impara per letteratura e ripetizione.
CINESTETICO Predilige l'esercizio.

CONVERGENTEParte dalle informazioni disponibili per convergere verso   
                                          una soluzione unica al problema.
DIVERGENTEParte dall'informazione a disposizione per procedere in modo 
                                     creativo generando una varietà di risposte o soluzioni originali
                                     e flessibili.

STUDIARE COME E PERCHE'

Motivazioni e attribuzioni, entrano a far parte di una particolare competenza chiamata: IMPARARE A IMPARARE.
In secondo luogo, le motivazioni e le attribuzioni, sono una componente dell'apprendimento di cui lo studente e il docente devono essere consapevoli, e che si affianca ad altre, gli stili COGNITIVI e le EMOZIONI. Tali fattori, interagiscono tra di loro in modo complesso.

IMPARARE AD IMPARARE
A questo proposito, molti pedagogisti dicono che alle teste piene (piene di nozioni) sono da preferire le teste ben fatte, cioè teste che hanno imparato ad imparare e che possiedono un metodo di studio utile scuola e anche nella vita.
Imparare ad imparare, è una competenza articolata in 3 aspetti:
  1. il SAPERE, ovvero le conoscenze;
  2. il SAPER FARE, ovvero l'applicazione delle proprie conoscenze;
  3. il SAPER ESSERE, ovvero le convinzioni, gli atteggiamenti, e le motivazioni.

La capacità di imparare a imparare richiede quindi abilità cognitive, che riguardano il modo di apprendere e di gestire le conoscenze e abilità metacognitive, che hanno invece per oggetto la valutazione dei propri risultati.
In funzione di questa nuova esigenza, cambia la figura dell'insegnante, che deve insegnare ad imparare, il cui scopo non è trasmette informazioni, ma condurre l'allievo a una sempre maggiore autonomia.
A questo scopo, è necessario che l'approccio dell'insegnante sia:

  • INTEGRATO, collega contenuti, metodi e argomenti in modo interdisciplinare, stimolando l'allievo a passare autonomamente da un campo del sapere all'altro;
  • ESPERIENZALE, procede per "problemi e per oggetti", favorendo la riflessione sulle esperienze e lo sviluppo del pensiero critico; detto in altri termini, lo studente astrae dalle singole esperienze ed elabora regole di carattere generale, riflette su ciò che apprende, scopre le cause ecc.;
  • ESPLICITO, stimola gli studenti a raggiungere la consapevolezza di sè e di quanto stanno facendo, e a maturare la capacità di condivisione e socializzazione.

domenica 12 marzo 2017

CARATTERE, TEMPERAMENTO E PERSONALITA'.

Tre elementi concorrono alla definizione dei tratti caratteristici di una persona, il temperamento, il carattere e la personalità. In un certo senso possiamo dire che sono l’espressione di ciò che è innato, di ciò che si apprende e si forma nel corso della vita, dell’interazione dinamica tra innatismo e apprendimento. Talvolta si tende a considerare ciascuno di questi fattori come sinonimo degli altri, generando un po’ di confusione. Allora vediamo di fare un po’ di chiarezza.
 IL TEMPERAMENTO
Il temperamento è l’attitudine a sperimentare e reagire agli stimoli ambientali, con modalità tipiche della persona.
Ad esempio, quando parliamo della predisposizione a manifestare    
un’alta reattività ansiosa agli stimoli, ci si riferisce a un tratto del 
temperamento, però, il trasferimento dello stato ansioso in forme di 
ansia sociale, o in disturbi psichici in generale, non è proprio del 
temperamento, ma attiene ai processi cognitivi.
 IL CARATTERE
Il carattere è l’insieme dei comportamenti abituali e distintivi di una persona.
Esso esprime l’insieme delle caratteristiche proprie di adattamento, di 
una persona, all’ambiente in cui vive; sia che si tratti dell’ambito 
sociale, sia che si tratti dell’ambiente fisico.
In pratica, il carattere di un individuo, descrive il suo modo stabilmente 
peculiare di interagire con l’ambiente, gli eventi e le situazioni. Questo 
adattamento comportamentale si riferisce anche ai valori, alle tradizioni 
e consuetudini della società.
Il carattere si determina attraverso l’esperienza acquisita durante l’età
 evolutiva, sia in ambito familiare, sia in quello sociale. Si tratta, dunque 
di comportamenti appresi. Ciò significa che il carattere è un insieme di 
comportamenti appresi.
Come già accennato, i comportamenti che descrivono un carattere sono 
abituali e questo implica che sono adottati con sistematicità e 
frequenza.
Il carattere, dunque, non è qualcosa di innato, ma è acquisito 
storicamente attraverso l’esperienza.

 LA PERSONALITA'

La personalità rappresenta la sintesi tra temperamento e carattere, frutto dell’interazione tra fattori innati e appresi.
Si tratta di una struttura in evoluzione che opera in una dimensione soggettiva 
ma soggetta a variabili esterne di varia origine (culturale, sociale o biologica). 
Secondo Mayer, che propone una definizione mediata tra le differenti teorie, la 
personalità è un sistema organizzato e dinamico interno all’individuo e 
descriverebbe l’azione combinata e collettiva dei suoi sottosistemi come, ad 
esempio, quelli cognitivi, emozionali, motivazionali, di interazione sociale, 
eccetera.
LOCUS OF CONTROL

Nelle scienze psicologiche, il termine Locus of control (luogo di controllo), indica la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà.

Sono state individuate due tipologie di locus of control:
  • Interno: che è posseduto da quegli individui che credono nella propria capacità di controllare gli eventi. Questi soggetti attribuiscono i loro successi o insuccessi a fattori direttamente collegati all'esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità.
  • Esterno: posseduto da parte di coloro che credono che gli eventi della vita, come premi o punizioni, non sono il risultato dell'esercizio diretto di capacità personali, quanto piuttosto il frutto di fattori esterni imprevedibili quali il caso, la fortuna o il destino.

ATTRIBUZIONE

L'attribuzione è una sorta di giudizio. Vi sono due tipi di attribuzioni; attribuzione esterna e attribuzione interna.
  1. ATTRIBUZIONE ESTERNARiguarda i comportamenti e gli atteggiamenti (es.:Il tuo comportamento è stupido).
  2. ATTRIBUZIONE INTERNARiguarda la tua personalità e carattere (es.:sei stupida)

ATTEGGIAMENTI    COMPORTAMENTI

     ↓                ↓

Qualcosa di più                                       Qualcosa di più concreto,
astratto.Magari                                       di già fatto.
hai intenzione                                         (prendo il libro)
di fare qualcosa,
ma non è sicuro.
(dici una cosa 
e ne fai un'altra,
o cambi idea).

sabato 4 marzo 2017

DARE UN SIGNIFICATO A CIO' CHE ACCADE 

ATTRIBUZIONE→ spiegazione di ciò che accade 


FRITZ HEIDERdue forme di attribuzione:
1)Attribuzione interna
2)Attribuzione esterna

1) Attribuzione interna: attribuzione a se stessi la causa di ciò che avviene può avere sia valenza negativa (è colpa mia) sia valenza positiva (è merito mio).
2) Attribuzione esterna: attribuire a motivi indipendenti dalla nostra azione quando accade (sono sempre sfortunato)

BERNARD WEINER:
1) INTERNALITA'→ Che riguarda la collocazione della causa di un certo fenomeno: interna al soggetto o esterna.
2) STABILITA'→ Ossia il carattere costante o non della causa.
3) CONTROLLABILITA'→ Cioè la possibilità o meno del soggetto di controllare la causa.

ATTRIBUZIONE

-INTERNA: RITENERSI RESPONSABILI

-ESTERNA: RESPONSABILITA' DEGLI ALTRI

DARE UN SIGNIFICATO ALLA VITA SCOLASTICA

Un alunno che confida in se stesso si affiderà allo studio per avere buoni voti a scuola. Un alunno che non crede in se stesso, cercherà l'aiuto dei compagni o i suggerimenti dell'insegnante.

LA MOTIVAZIONE

E' l'insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l'azione, l'orientamento verso un obiettivo e, infine, l'intensità della perseveranza:più si è motivati più l'attività è significativa e persiste nel tempo.

FATTORI DELL'ORIGINE DELLA MOTIVAZIONE:

1) Soggettivi: sono dentro di noi, come gli istinti, bisogni, tratti caratteriali.
2) Oggettivi: provengono dall'esterno, o perché sono imposti dall'ambiente fisico, o perché sono richieste dalla società.

MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA

MOTIVAZIONE INTRINSECAè costituita dalla curiosità. Da un piacere interno, qualcosa che parte da se.
MOTIVAZIONE ESTRINSECAqualcosa che parte dall'ambiente circostante (premi, punizioni, obiettivi di prestazione.