domenica 12 marzo 2017

ATTRIBUZIONE

L'attribuzione è una sorta di giudizio. Vi sono due tipi di attribuzioni; attribuzione esterna e attribuzione interna.
  1. ATTRIBUZIONE ESTERNARiguarda i comportamenti e gli atteggiamenti (es.:Il tuo comportamento è stupido).
  2. ATTRIBUZIONE INTERNARiguarda la tua personalità e carattere (es.:sei stupida)

ATTEGGIAMENTI    COMPORTAMENTI

     ↓                ↓

Qualcosa di più                                       Qualcosa di più concreto,
astratto.Magari                                       di già fatto.
hai intenzione                                         (prendo il libro)
di fare qualcosa,
ma non è sicuro.
(dici una cosa 
e ne fai un'altra,
o cambi idea).

sabato 4 marzo 2017

DARE UN SIGNIFICATO A CIO' CHE ACCADE 

ATTRIBUZIONE→ spiegazione di ciò che accade 


FRITZ HEIDERdue forme di attribuzione:
1)Attribuzione interna
2)Attribuzione esterna

1) Attribuzione interna: attribuzione a se stessi la causa di ciò che avviene può avere sia valenza negativa (è colpa mia) sia valenza positiva (è merito mio).
2) Attribuzione esterna: attribuire a motivi indipendenti dalla nostra azione quando accade (sono sempre sfortunato)

BERNARD WEINER:
1) INTERNALITA'→ Che riguarda la collocazione della causa di un certo fenomeno: interna al soggetto o esterna.
2) STABILITA'→ Ossia il carattere costante o non della causa.
3) CONTROLLABILITA'→ Cioè la possibilità o meno del soggetto di controllare la causa.

ATTRIBUZIONE

-INTERNA: RITENERSI RESPONSABILI

-ESTERNA: RESPONSABILITA' DEGLI ALTRI

DARE UN SIGNIFICATO ALLA VITA SCOLASTICA

Un alunno che confida in se stesso si affiderà allo studio per avere buoni voti a scuola. Un alunno che non crede in se stesso, cercherà l'aiuto dei compagni o i suggerimenti dell'insegnante.

LA MOTIVAZIONE

E' l'insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l'azione, l'orientamento verso un obiettivo e, infine, l'intensità della perseveranza:più si è motivati più l'attività è significativa e persiste nel tempo.

FATTORI DELL'ORIGINE DELLA MOTIVAZIONE:

1) Soggettivi: sono dentro di noi, come gli istinti, bisogni, tratti caratteriali.
2) Oggettivi: provengono dall'esterno, o perché sono imposti dall'ambiente fisico, o perché sono richieste dalla società.

MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA

MOTIVAZIONE INTRINSECAè costituita dalla curiosità. Da un piacere interno, qualcosa che parte da se.
MOTIVAZIONE ESTRINSECAqualcosa che parte dall'ambiente circostante (premi, punizioni, obiettivi di prestazione.





domenica 19 febbraio 2017

E-LEARNING E DIGITAL DIVIDE

Rispetto all'e-learning, con digital divide (divario digitale) si intende quell'insieme di differenze nell'utilizzo dell'e-leaming tra diversi segmenti di una popolazione.

Esistono molteplici tipologie di divario, tra cui: di accesso (connessi alla Rete/non connessi), generazionale (giovani/meno giovani), di genere (uomini/donne), di livello di disabilità (disabili/abili), di competenze tecniche (maggiormente competenti/meno competenti), di competenze linguistiche (conoscenza dell'inglese/non conoscenza), di status socioeconomico (ricchi/poveri) di livello educativo (scolarizzati/non scolarizzati), di razza (bianco/non bianco) di collocazione geografica (città/campagna), di livello di sviluppo del Paese in cui si vive (nord/sud del mondo).

A eccezione del divario di genere, in tutti i casi elencati più che una dicotomia tra avere una proprieta o non averla (per esempio essere scolarizzati o non esserlo) si tratta di un continuum di possibilita (per esempio possedere la licenza mempor dia piuttosto che quella superiore).

Non fa eccezione la possibilità di accesso, dal momento che esistono differenti velocita a cui ci si puo connettere alla Rete (per es.

a banda larga o attraverso modem) con differenze rilevanti rispetto a quali applicativi si è in grado di utilizzare.
 
Se non lo si pone esplicitamente come priorità e prerogativa della propria attività, è facile dimenticarsi del digital divide, supponendo che l'e-learning vada bene per tutti e sia un'opportunità a disposizione di tutti.

La diffusione di Internet nel mondo è uno specchio dei rapporti di potere esistenti.

Seppure si acceda sempre di più a Internet anche nei paesi in via di sviluppo asiatici, i dati più recenti dimostrano che circa la metà degli accessi alla Rete avviene dalla sola Europa e Nord America (insieme raccolgono un decimo della popolazione mondiale), senza contare che questi accessi sono associati a navigazioni notevolmente più prolungate e più ricche.


  
                  

PERCHE' NON GIUDICARE?!


Uno degli equivoci più frequenti, quando si parla di accettazione non giudicante, è la confusione fra accettazione della persona e approvazione dei suoi comportamenti. Secondo Rogers, il docente deve manifestare una considerazione positiva incondizionata nei confronti degli allievi. Rogers distingueva fra accettazione non giudicante e approvazione. Per accettare si intende: saper ascoltare il punto di vista altrui senza bloccarlo con critiche e con un giudizio.
Nella prospettiva del didattico si tende a identificare volontariamente la persona e i suoi comportamenti. Questo sistema valutativo può far si che la persona continuamente giudicata separerà lo sviluppo dell'immagine di sé dalle proprie risorse e dalle abilità. Le persone educate sotto un forte riconoscimento incondizionato tendono ad avere una scarsa autostima, si comportano in maniera sempre più difensiva, allontanandosi dagli altri.
Il contrario accade quando vi è un'accettazione incondizionata da parte degli altri. Vi è lo sviluppo di una buona autostima, fondata sulla fiducia.



DIALOGO EDUCATIVO

Si tratta di un movimento dialettico nato da un'analisi alimentata dallo scontro di idee contrapposte, attraverso il confronto di 2 universi conoscitivi. Il carattere asimmetrico del dialogo educativo è inerente alla situazione, per tanto l'assimetricità assume talvolta proporzionali tali al dialogo, vale a dire l'incontro dei soggetti che comunicano, che ascoltano e sanno intervenire al momento opportuno, non è più possibile.
In sintesi, la patologia del dialogo asimmetrico può essere ricondotta a 2 schemi: 
-O La funzione e lo scopo sono assunti in modo scorretto.
-Oppure si scambia il mezzo con il fine, l'interlocutore è assorbito dal ruolo che svolge e non è più in grado di arrivare ad assumere l'ultimo atto.
Nel dialogo, l'educatore deve concentrare la sua attenzione sul bambino o l'adolescente, accettando gli obblighi della sua posizione.


                       

domenica 5 febbraio 2017

LA PERCEZIONE VISIVA E GLI SCHEMI GESTALTICI


La Gestalt (Gestaltpsychologie, la psicologia della forma) ha dimostrato che la percezione sensoriale, in modo particolare quella visiva, svolge un ruolo creativo: non registra passivamente i dati della realtà "così come sono",ma è attiva, classifica e interpreta le sensazioni.
La Gestalt, e in primo luogo Max Wertheimer, hanno individuato i principi di raggruppamento degli oggetti.
Si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati che riceviamo attraverso l'organo della vista. I principi più importanti sono i seguenti:

VICINANZA: Siamo portati a raggruppare oggetti vicini tra loro.

SOMIGLIANZA: In questo caso raggruppiamo oggetti fra loro simili.
CONTINUITA': Tendiamo a raggruppare gli oggetti che possono essere visti l'uno come continuazione dell'altro.
CHIUSURA: Siamo portati a raggruppare gli elementi in modo che formino una figura chiusa, quindi tendiamo a completare le parti mancanti di una figura.

PREGNANZA: Raggruppiamo gli elementi che possono costituire una figura semplice, regolare e simmetrica.

BUONA FORMA: Raggruppiamo gli elementi per ottenere la figura più semplice.

ESPERIENZA PASSATA: Raggruppiamo gli elementi associati alla nostra esperienza passata.